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Traduzione di un lettera, pubblicata mercoledì su indymedia-grecia, in cui i soldati di diverse caserme dichiarano di rifiutarsi di mettersi al servizio della repressione.

fonte: http://indy.gr/newswire/epistol-apo-ta-stratopeda-poy-arneitai-ton-katastaltiko-rolo-toy-stratoy

http://tapesgoneloose.blogspot.com/

Traduzione di un lettera, pubblicata mercoledì su
indymedia-grecia, in cui i soldati di diverse caserme dichiarano di
rifiutarsi di mettersi al servizio della repressione.

Centinaia di soldati dei 42 campi dell’esercito dichiarano:

CI RIFIUTIAMO DI DIVENTARE UNA FORZA DI TERRORE E DI REPRESSIONE CONTRO LE MOBILITAZIONI;
APPOGGIAMO LA LOTTA DEGLI STUDENTI DI SCUOLA/UNIVERSITA’ E DEI LAVORATORI.

Siamo dei soldati da ogni parte della Grecia. Soldati ai quali, a
Hania, è stato ordinato poco tempo fa di opporsi a studenti universitari, lavoratori e
combattenti del movimento movimento antimilitarista portando le nostre armi.
[Soldati] che portano il peso delle riforme e della "preparazione"
dell’esercito greco. [Soldati che] vivono tutti i giorni attraverso
l’oppressione ideologica del militarismo, del nazionalismo dello
sfruttamento non retribuito e della sottomissione ai "superiori".

Nei campi dell’esercito, sentiamo di un altro "incidente isolato":
la morte, provocata dall’arma di un poliziotto, di un quindicenne di
nome Alexis.
Sentiamo di lui negli slogan portati sopra le mura esterne del campo
come un tuono lontano. Non sono stati chiamati incidenti anche la morte
di tre nostri colleghi in agosto?
Non è stata pure chiamata un incidente isolato la morte di ciascuno dei 42 soldati che
sono morti negli ultimi tre anni e mezzo?

Sentiamo che Atene, Thessalonica, e un sempre crescente numero di
città in Grecia sono diventate campi di agitazione sociale, campi dove
viene messo in atto fino in fondo il risentimento di migliaia di
giovani, di lavoratori e di disoccupati.

Vestiti con uniformi dell’esercito ed "abbigliamento da lavoro", facendo la guardia al
campo o correndo per commissioni, facendo i servitori dei "superiori", ci
troviamo ancora qui. Abbiamo vissuto, come studenti universitari, come
lavoratori e come disperatamente disoccupati, i loro "porta piante"
[ndt. molto diffusi nelle strade greche, indicano un episodio in cui
alcuni poliziotti, ripresi da un video mentre pestavano uno studente
cipriota, sostennero che si era fatto male contro uno di questi vasi –
video su http://www.youtube.com/watch?v=DlrcoagUggs&feature=related
], i "ritorni di fiamma accidentali", i "proiettili deviati", la
disperazione della precarietà, dello
sfruttamento, dei licenziamenti e dei procedimenti giudiziari.

Ascoltiamo i mormorii e le insinuazioni degli ufficiali dell’esercito, ascoltiamo le
minacce del governo, rese pubbliche, sull’imposizione dello "stato
d’allarme". Sappiamo molto bene cosa ciò significhi. Viviamo attraverso
l’intensificazione [del lavoro], aumentate mansioni [dell’esercito],
condizioni estreme con un dito sul grilletto.

Ieri ci è stato ordinato di stare attenti e di "tenere gli occhi
aperti". Ci chiediamo: A CHI CI AVETE ORDINATO DI STARE ATTENTI?

Oggi ci è stato ordinato di stare pronti ed in
allarme. Ci chiediamo? VERSO CHI DOVREMMO STARE IN ALLARME?

Ci avete ordinato di stare pronti a far osservare lo stato di ALLARME:

•Distribuzione di armi cariche in certe unità dell’Attica [dove si trova
Atene] accompagnata anche dall’ordine di usarle contro i civili se
minacciate. (per esempio, una unità dell’esercito a Menidi, vicino agli
attacchi contro la stazione di polizia di Zephiri)

• Distribuzione di baionette ai soldati ad Evros [lungo la frontiera turca]

• Infondere la paura nei dimostranti spostando i plotoni nell’area periferica dei campi
dell’esercito

• Spostare per protezione i veicoli della polizia nei campi dell’esercito a Nayplio-Tripoli-Korinthos

• Il "confronto" da parte del maggiore I. Konstantaros nel campo di
addestramento per reclute di Thiva riguardo l’identificazione di
soldati con negozianti la cui proprietà è
stata danneggiata

• Distribuzione di proiettili di plastica nel campo di addestramento
per reclute di Corinto e l’ordine di sparare contro i nostri
concittadini se si muovessero "minacciosamente" (nei riguardi di chi???)

• Disporre una unità speciale alla statua del "Milite ignoto" giusto di
fronte ai dimostranti sabato 13 dicembre, come pure mettere in posizione i
soldati del campo di addestramento per reclute di Nayplio contro la
manifestazione dei lavoratori

• Minacciare i cittadini con Unità Operazioni Speciali dalla
Germania e dall’Italia – nel ruolo di un esercito di occupazione –
rivelando così il vero volto anti-lavoratori/autoritario
della U.E. La polizia che spara prendendo a bersaglio le rivolte sociali
presenti e future. E’ per questo che preparano un esercito che assuma i
compiti di una forza di polizia e la società ad accettare il ritorno
all’esercito del totalitarismo riformato.

Ci stanno preparando ad opporci ai nostri amici, ai nostri conoscenti e ai
nostri fratelli e sorelle. Ci stanno preparando ad opporci ai nostri
precedenti e futuri colleghi al lavoro e a scuola. Questa sequenza di
misure dimostra che la leadership
dell’esercito, della polizia e l’approvazione di Hinofotis (ex membro
dell’esercito professionale, attualmente vice ministro degli interni,
responsabile del settore "agitazioni" interne), del QG dell’esercito, dell’intero
governo, delle direttive della U.E., dei negozianti-cittadini-infuriati
e dei gruppi di estrema destra, mirano ad utilizzare le forze armate
come un esercito di occupazione – non ci
chiamate "corpo di pace" quando ci mandate all’estero a fare esattamente le
stesse cose? – nelle città dove siamo cresciuti, nei quartieri e nelle
strade dove abbiamo camminato.

La leadership politica e militare dimentica che siamo parte della
stessa gioventù. Dimenticano che siamo carne della carne di una
gioventù che sta di fronte al deserto del reale all’interno ed
all’esterno dei campi dell’esercito. Di una gioventù che è furibonda,
non sottomessa e, ancora più importante, SENZA PAURA.

SIAMO CIVILI IN UNIFORME.

Non accetteremo di diventare strumenti gratuiti della paura che
alcuni cercano di instillare nella società come uno spaventapasseri. Non
accetteremo di diventare una forza di repressione e di terrore. Non ci
opporremo al popolo con il quale dividiamo quegli stessi timori, bisogni e
desideri/lo stesso futuro comune, gli stessi pericoli e le stesse speranze.

CI RIFIUTIAMO DI SCENDERE IN STRADA PER CONTO DI QUALSIASI STATO D’ALLARME
CONTRO I NOSTRI FRATELLI E SORELLE.

Come gioventù in uniforme, esprimiamo la nostra solidarietà al popolo che lotta e
urliamo che non diventeremo delle pedine dello stato di polizia e della
repressione di stato. Non ci opporremo mai al nostro popolo. Non
permetteremo nei corpi dell’esercito
l’imposizione di una situazione che ricordi i "giorni del 1967"

Firme dei soldati dai campi:

1. ΚΕΝΤΡΟ ΕΚΠΑΙΔΕΥΣΗ ΠΥΡΟΒΟΛΙΚΟΥ ΘΗΒΑ
2. ΚΕΝΤΡΟ ΕΚΠΑΙΔΕΥΣΗΣ ΠΕΖΙΚΟΥ ΚΟΡΙΝΘΟΣ
3. ΚΕΝΤΡΟ ΕΚΠΑΙΔΕΥΣΗΣ ΠΕΖΙΚΟΥ ΤΡΙΠΟΛΗ
4. ΚΕΝΤΡΟ ΕΚΠΑΙΔΕΥΣΗ ΜΗΧΑΝΙΚΟΥ ΝΑΥΠΛΙΟΥ
5. ΚΕΝΤΡΟ ΕΚΠΑΙΔΕΥΣΗΣ ΠΑΤΡΑΣ
6. ΚΕΝΤΡΟ ΕΚΠΑΙΔΕΥΣΗΣ ΜΕΣΟΛΟΓΓΙΟΥ
7. ΚΕΝΤΡΟ ΕΚΠΑΙΔΕΥΣΗΣ ΑΡΤΑΣ
8. ΚΕΝΤΡΟ ΕΚΠΑΙΔΕΥΣΗΣ ΣΠΑΡΤΗΣ
9. ΚΕΝΤΡΟ ΕΚΠΑΙΔΕΥΣΗΣ ΚΑΛΑΜΑΤΑΣ
10. ΚΕΝΤΡΟ ΕΚΠΑΙΔΕΥΣΗ ΛΑΜΙΑΣ
11. ΚΕΝΤΡΟ ΕΚΠΑΙΔΕΥΣΗΣ ΣΠΑΡΤΗΣ
12. ΚΕΝΤΡΟ ΕΚΠΑΙΔΕΥΣΗΣ ΑΥΛΩΝΑΣ
13. 124 ΠΒΕ
14. 115 ΠΤΕΡΥΓΑ ΜΑΧΗΣ ΧΑΝΙΩΝ
15. 112 Π.Μ. ΕΛΕΥΣΙΝΑ
16. 96 ΤΥΠΕΘ
17. 535 ΜΗΧ.Τ.Π. (ΕΒΡΟΣ)
18. ΣΤΡΑΤΟΠΕΔΟ ΛΟΧΑΓΟΥ ΤΖΙΑ (ΝΕΥΡΟΚΟΠΙ)
19. ΣΤΡΑΤΟΠΕΔΟ ΒΟΓΔΟΥ (ΞΑΝΘΗ)
20. 72 ΜΕ (ΧΑΪΔΑΡΙ)
21. Β.Κ. ΑΝΤΙΚΥΡΩΝ
22. ΠΕΔΙΟ ΒΟΛΗΣ ΚΡΗΤΗΣ (ΧΑΝΙΑ)
23. 625 Τ.Π. (ΓΙΑΝΝΕΝΑ)
24. 98 ΑΔΤΕ (ΜΥΤΙΛΗΝΗ)
25. 398 ΕΑΡΜΕΘ (ΜΥΤΙΛΗΝΗ)
26. Β ΕΑΜΕΘ (ΜΥΤΙΛΗΝΗ)
27. 289 Τ.Π. (ΣΑΜΟΘΡΑΚΗ)
28. 862 ΑΒΕΤ
29. 29η ΤΑΞΙΑΡΧΙΑ ΠΕΖΙΚΟΥ (ΚΟΜΟΤΗΝΗ)
30. 518 Τ.Π. (ΝΕΥΡΟΚΟΠΙ)
31. 724 ΜΗΧ.Τ. (ΤΟΞΟΤΕΣ)
32. 558 ΜΗΧ.Τ.Π. (ΚΟΜΟΤΗΝΗ)
33. 569 Τ.Π.
34. ΣΤΡΑΤΟΠΕΔΟ ΠΑΛΑΣΚΑ
35. ΝΑΥΤΙΚΗ ΒΑΣΗ ΒΟΤΑΝΙΚΟΥ
36. ΒΑΣΗ ΤΑΧΕΩΝ ΣΚΑΦΩΝ ΣΚΑΡΑΜΑΓΚΑ
37. ΔΙΕΥΘΥΝΣΗ ΤΕΧΝΙΤΩΝ ΝΑΥΣΤΑΘΜΟΥ ΣΑΛΑΜΙΝΑΣ
38. ΝΑΥΤΙΚΗ ΒΑΣΗ ΚΑΝΕΛΛΟΠΟΥΛΟΣ ΣΚΑΡΑΜΑΓΚΑ
39. ΣΤΡΑΤΙΩΤΙΚΗ ΣΧΟΛΗ ΕΥΕΛΠΙΔΩΝ
40. ΣΤΡΑΤΟΠΕΔΟ ΒΕΡΤΣΩΤΗ
41. 16η ΕΜΑ
42. 95 ΤΕΜΕΘ (ΡΟΔΟΣ)
43. 298 ΛΥΒ (ΡΟΔΟΣ)…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

Category: esercito

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