Mar 2, 2009 Commenti disabilitati su L’obbedienza è morta
L’obbedienza è morta
testo comparso in seguito all’occupazione del teatro dell’Opera, mantenuta per diversi giorni…
Prima tutto era “ben” collocato.
Gli affamati in Africa. Gli “specialisti” nella televisione. I “cattivi” in prigione. Gli “anarchici” a Exarchia. Quelli che prendono le decisioni in Parlamento. Il nostro denaro ipotecato. La polizia ad ogni incrocio. Le nostre case alle banche. I nostri nemici in Turchia e in Macedonia. I nostri parcheggi al posto dei parchi.
Il nostro divertimento nei bar. I nostri figli nei collegi. I nostri amici su Facebook. L’arte nei musei e nelle gallerie. I nostri desideri nella pubblicità. I nostri alberi di Natale nella piazza del Parlamento. La bellezza nei centri estetici. L’amore solo il 14 Febbraio.
Noi, chiusi tra quattro mura.
Ora l’obbedienza è morta, inizia la magia.
Gli affamati nel Parlamento, gli specialisti a Exarchia, i cattivi nei centri estetici, gli anarchici pure nei musei e nelle gallerie, quelli che prendono decisioni solo il 14 Febbraio, la polizia in Africa, le nostre case nei parchi, i nostri nemici su Facebook, i parcheggi nelle banche.
Il nostro divertimento nei collegi, i nostri figli nei bar, i nostri desideri ad ogni incrocio, la nostra arte nelle ipoteche (non pagheremo).
I nostri alberi nelle strade.
La bellezza nelle strade.
L’amore nelle strade.
E noi?
Tra quattro mura?
i figli bastardi di Dicembre